
Ci sono storie che sembrano piccole. E invece contengono tutto.
Tutto l’amore, la dignità, la solitudine e la forza che servono per resistere, per tenere in piedi il proprio mondo anche quando quel mondo è la strada.
Quella di Daniele è una di queste storie.
Un anno fa, il 2 aprile 2024, Daniele fu costretto a separarsi dai suoi tre amati cani per affrontare un intervento chirurgico urgente.
Daniele non ha una casa, ma ha una famiglia: i suoi cani.
Un legame profondo, viscerale. Così forte che per mesi aveva rimandato il ricovero pur di non lasciarli soli.
Per mesi aveva rifiutato di farsi curare, pur di non separarsi da loro.
Perché per chi ha perso tutto, l’amore dei propri animali è l’ultimo rifugio, l’unica certezza.
Poi, un anno fa, il corpo disse basta. L’intervento era urgente.
E Napoli rispose.
Con la forza silenziosa di chi non lascia indietro nessuno.
E così mi attivai personalmente, insieme ai servizi di tutela della salute, inclusione sociale, l’ASL Napoli 1 e le Unità Mobili del Comune. Trovammo una soluzione. Per tutti.
Due dei suoi cani furono accolti alla Collina di Argo, il canile comunale che un che ho fortemente voluto e contribuito a realizzare quando ero assessora, perché anche gli animali meritano cura, dignità, amore.
La terza cagnolina, la piccola Danka, fu affidata alle cure di un’amica.
Daniele li accompagnò con le lacrime agli occhi, ma anche con la speranza nel cuore.
Perché quando sai che chi ami è in buone mani, riesci ad affrontare anche la paura.
Durante quest’anno, io e Daniele ci siamo sentiti più volte.
È un uomo dignitoso, che non chiede mai nulla se non lo ritiene davvero necessario.
Ma nei momenti più difficili, quando ha avuto bisogno – anche solo di un aiuto, di un gesto concreto – mi ha cercata.
E lo ha fatto anche questa volta.
Perché sapeva che ci sarei stata.
Infatti, qualche settimana fa la storia si è ripetuta: un nuovo ricovero in ospedale, un’altra prova da affrontare.
Ma mentre anche stavolta coordinavo gli interventi da fare, la vita lo ha colpito ancora: pochi giorni fa, mentre si era allontanato per comprare qualcosa da mangiare, qualcuno ha buttato via tutte le sue cose.
La sua coperta. Il suo zaino, con dentro vestiti e medicine. Le ciotole dei suoi cani. Le loro crocchette.
Tutto.
Come se nulla valesse. Come se la fragilità non meritasse rispetto.
Superate anche queste difficoltà, oggi i suoi cani sono tornati alla Collina di Argo. Lo aspetteranno lì, con quella pazienza che solo chi ama davvero conosce.
Ho voluto esserci quando gli operatori ASL sono venuti a piazza del Gesù a prendere i cani di Daniele e abbiamo girato anche un piccolo video. Perché ci sono immagini che raccontano meglio di mille parole.
I cani hanno riconosciuto subito gli operatori che li avevano accolti un anno fa.
Niente paura, solo fiducia.
E quando Daniele li ha accarezzati per l’ultima volta prima di salire sull’Unità Mobile dell’ASL, sembrava un saluto dolce, consapevole.
Come se sapessero che è solo un arrivederci.
In un mondo che corre e dimentica, Daniele ci ricorda cosa conta davvero.
E i suoi cani ci ricordano che l’amore sa aspettare.
Forza Daniele.
Guarisci, torna presto, ricomincia.
I tuoi amici ti aspettano. E anche noi. 💙










