
Un ricordo che illumina la speranza
Oggi, nella Cattedrale di Napoli, come ogni anno, abbiamo ricordato Elisa e tutti i fratelli e le sorelle senza dimora che ci hanno lasciato troppo presto. La Comunità di Sant’Egidio, con il cuore grande che la contraddistingue, ha voluto ancora una volta dare voce a chi spesso non ne ha, restituendo dignità a ogni storia, a ogni nome, a ogni vita spezzata dall’indifferenza e dalla solitudine.
È stata una celebrazione intensa ed emozionante, presieduta da Monsignor Mimmo Battaglia, con la partecipazione del prefetto Michele di Napoli. Ma i veri protagonisti erano loro: le tante persone senza dimora che ogni giorno trovano nella Comunità un punto di riferimento, un aiuto concreto, un volto amico.
Il momento più toccante è stato quando, uno dopo l’altro, abbiamo acceso una candela in memoria di chi non c’è più, mentre risuonavano i loro nomi. Un elenco lungo, troppo lungo… un dolore che non possiamo accettare come “normale”. Perché non lo è.
Sant’Egidio ci insegna ogni giorno che nessuno è invisibile, che la solidarietà non è un gesto occasionale ma una scelta di vita. Ed è questo il senso più profondo del volontariato: farsi prossimi, abbattere le distanze, restituire speranza.
A chi dona il proprio tempo per gli ultimi, a chi non smette di credere in un mondo più giusto, va il mio più sentito grazie. Continuiamo a camminare insieme, verdendo profondamente nel valore dell’Amicizia, perché nessuno sia lasciato solo.



