Oggi è il Primo Maggio, festa di chi si alza ogni mattina con la schiena dritta e il cuore pieno, anche quando le tasche sono vuote.
È la festa di chi non smette di cercarlo, un lavoro. Di chi lo difende, lo sogna, lo reinventa.
Di chi si prende cura degli altri – con le mani, con la testa, con l’anima.
Il lavoro vero è quello che non sfrutta, che non umilia, che non lascia indietro.
È quello che restituisce senso, libertà, futuro.
Oggi penso a chi lavora nei cantieri, nei campi, negli ospedali, nei rifugi per animali. A chi lotta ogni giorno per non essere invisibile.
Penso soprattutto a chi ha smesso di credere che cambierà qualcosa. A loro dico: non siete soli.
Continuiamo a batterci per un lavoro che rispetti la persona.
Perché la dignità non si contratta. Si difende, sempre.
Buon Primo Maggio, con il cuore e con la voce di chi non si arrende.