
Il rispetto delle regole è fondamentale, ma trasformare i cittadini in sceriffi improvvisati che filmano e fotografano altre persone non è la soluzione. Il rischio è di scivolare in una caccia alle streghe che, oltre a esporre pubblicamente i presunti trasgressori, alimenta solo tensioni e conflitti tra cittadini. Il decoro urbano si tutela con educazione civica, controlli adeguati e strumenti istituzionali efficaci, non con iniziative personali che sfiorano l’ossessione e rischiano di violare la privacy e il buon senso.
Che non raccogliere le deiezioni canine sia un atto di inciviltà, oltre che un reato sanzionabile, è un fatto certo e indiscutibile. Non tutti sanno, inoltre, che la mancata raccolta potrebbe addirittura configurare il reato di imbrattamento, punito dal Codice penale con multe anche molto elevate (art. 639).
Tuttavia, non è compito dei cittadini filmare queste infrazioni: iniziative del genere possono provocare reazioni aggressive, se non violente, da parte di chi viene ripreso. C’è già troppa violenza, verbale e fisica, nei rapporti tra le persone, e alimentarne altra non può essere la soluzione.
Piuttosto, sensibilizziamo e responsabilizziamo i cittadini (a partire da noi stessi) a non lasciare sporco in strada, che siano deiezioni canine o rifiuti, grandi o piccoli che siano.
E infine, sollecitiamo le istituzioni preposte a fare il loro dovere.
Più controlli e sanzioni ma anche maggiore sensibilizzazione!