La fibromialgia conta circa 2 milioni di pazienti in Italia, con oltre 120.000 casi stimati solo in Campania. Ciò che preoccupa è che questa malattia non è riconosciuta dal Sistema Sanitario Nazionale e non è contemplata nei Livelli Essenziali di Assistenza.
Ho voluto approfondire come la Regione Campania intenda utilizzare i fondi nazionali destinati alle persone affette da fibromialgia.
Nel 2022, il Ministero della Salute ha allocato un fondo di 5 milioni di euro tra le regioni, assegnando alla Campania la somma di circa 470.000 euro per sensibilizzare le strutture sanitarie nell’organizzazione di percorsi terapeutici, riabilitativi, e diagnostici per le persone affette da fibromialgia. Questo include anche interventi formativi specifici e attività di studio sulla malattia.
Ma come saranno utilizzati questi fondi per la Fibromialgia in Campania?
Nel question time che ho proposto, è emerso che quattro strutture beneficeranno di questi fondi, due a Napoli, una a Benevento e una a Salerno.
Ma andiamo con ordine. A marzo del 2022, la Regione Campania ha selezionato quattro centri di diagnosi, cura e riabilitazione con caratteristiche idonee al finanziamento i quali aderiscono al Registro Italiano sulla Fibromialgia promosso dalla Società Italiana di Reumatologia, con una comprovata esperienza.
I centri per la fibromialgia che si apprestano a partire in Campania sono:
NAPOLI
UO di Reumatologia dell’Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli” di Napoli
UOSD di Reumatologia dell’Ospedale del Mare e Ospedale San Giovanni Bosco ASL NA 1 Centro
BENEVENTO
UOC di Reumatologia AO San Pio, Benevento
SALERNO
UOC Immuno-Reumatologia Ambulatorio e DH di Reumatologia AORN San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona – Salerno
CASERTA
Non vi sono centri disponibili. Il centro AO Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta ha declinato la disponibilità per motivi organizzativi.
AVELLINO
Non sono state individuate strutture idonee.
Quindi, quattro centri saranno attivati a breve utilizzando i fondi per implementare percorsi assistenziali per i pazienti fibromialgici, compreso un adeguamento dell’attività ambulatoriale dedicata.
Monitorerò attentamente i tempi di effettiva fruizione delle quattro strutture nei prossimi mesi e continuerò a spingere affinché la Regione Campania, come altre regioni, si doti di strumenti normativi utili per far sì che il Sistema Sanitario Nazionale riconosca la fibromialgia nei Livelli Essenziali di Assistenza, come già vi avevo annunciato nelle scorse settimane.