
Ho già espresso privatamente la mia solidarietà e vicinanza a Francesco Emilio Borrelli, ma oggi sento il bisogno di farlo pubblicamente.
Non solo per l’aggressione che ha subito pochi giorni fa, ma soprattutto perché continuo a leggere e ad ascoltare parole cariche di odio e di violenza rivolte a chi, come lui, ha scelto di esporsi ogni giorno contro l’illegalità e l’inciviltà.
Io stessa accompagno Francesco in molte delle sue battaglie, e ho potuto vedere con i miei occhi quanto affetto sincero e profondo riceva dai cittadini che incontriamo, quelli che rappresentano la vera maggioranza silenziosa: persone perbene, stanche del degrado e desiderose di un cambiamento.
Ma ho vissuto con lui anche momenti difficili, in cui la tensione era palpabile. Minacce verbali, insulti, aggressioni nemmeno troppo velate, che vanno ben oltre i video virali o le offese sui social. Non si tratta solo di chi cerca visibilità cavalcando l’odio: parliamo di minacce reali, pericolose, che mostrano quanto sia alto il prezzo da pagare per chi sceglie di esporsi in prima linea.
Ho visto persone scagliarsi contro Francesco con un’aggressività spaventosa, senza fermarsi neanche alla presenza della scorta e delle forze dell’ordine. Questo ci fa capire quanto odio covi sotto la superficie e quanto sia fragile il confine tra il dissenso e la violenza.
Si può essere d’accordo o meno con i suoi metodi e le sue posizioni, ma niente – niente! – giustifica parole e gesti che mettono a rischio la sua persona e chi lo sostiene. Come donna, come cittadina e come persona impegnata nel sociale, sono profondamente scossa e preoccupata per la sua incolumità, per quella dei suoi collaboratori e della scorta.
Ma sono preoccupata anche e soprattutto per ciò che tutto questo rappresenta: un clima di odio e prepotenza che ci rende tutti più insicuri e vulnerabili, più soli e impotenti di fronte a chi tenta di trasformare la violenza e l’intimidazione in normalità.
È per questo che mi auguro, con tutto il cuore, che le autorità competenti facciano sentire chiara e forte la loro presenza e adottino tutte le misure necessarie per garantire la protezione di Francesco Emilio e della scorta, ma anche di tutti coloro che ogni giorno sono esposti ad aggressioni e sopraffazioni.
Chi lotta per rendere le nostre strade e le nostre città più sicure e civili merita di sentirsi protetto e rispettato. Nessuno dovrebbe mai sentirsi solo davanti all’odio e alla prepotenza.
Difendiamoci dal clima di rancore e facciamo prevalere la ragione e l’umanità.
La legalità, la sicurezza e il rispetto sono la base di ogni comunità degna di questo nome