
Sono tornata nel magico mondo degli Scugnizzi a Vela, una delle poche realtà in Campania capaci di offrire una vera seconda opportunità ai nostri giovani.
Ogni volta che torno al Molo San Vincenzo, dove la Marina Militare ha concesso gli spazi per questo progetto straordinario, mi emoziono. Qui non si parla solo di barche: si parla di vita, riscatto e futuro.
Nel Cantiere Scuola “I Mestieri del Mare”, ragazzi provenienti da situazioni difficili imparano un mestiere, restaurano imbarcazioni, ma soprattutto ritrovano sé stessi.
Scugnizzi a Vela non è solo un laboratorio nautico: è una palestra di vita, sostenuta dalla Marina Militare, dal Dipartimento della Giustizia Minorile e da una rete di imprese etiche.
È anche il luogo che ha ispirato molte delle storie di Mare Fuori, girato proprio qui, dove ogni vela racconta una possibilità nuova.
È un luogo che dovrebbe essere conosciuto, visitato e amato da tutti, perché unisce la nostra storia, la capacità di fare squadra e tanto, tanto orgoglio tutto partenopeo.
Contro ogni statistica: se l’80% dei ragazzi che entrano nel circuito penale ci rientra, qui accade il contrario. Solo il 15% di chi passa da questo progetto torna a delinquere.
Merito di un’idea coraggiosa di Stefano Lanfranchi, che dal 2006 guida questo miracolo educativo.
Credo fortemente in questo modello di inclusione vera, dove pubblico, privato e terzo settore remano nella stessa direzione.
Perché ogni vela spiegata da questi ragazzi è una rotta nuova verso il futuro.








