
Come consigliera regionale e già operatrice sociale accanto a tanti ragazzi provenienti da contesti familiari fragili, seguo da sempre con attenzione il rapporto tra nuove tecnologie e adolescenza.
L’intelligenza artificiale, come in passato gli smartphone e i social, sta cambiando il modo in cui i nostri ragazzi apprendono, comunicano, si relazionano. Ma questa evoluzione porta con sé anche rischi, in particolare l’isolamento dei più vulnerabili, spesso privi di reti familiari o educative solide.
Non è la tecnologia il problema. È l’uso che ne facciamo. Sta a noi adulti educare, guidare, fornire strumenti e valori. Perché il progresso va accompagnato, non ostacolato, affinché migliori davvero la vita delle persone.
Grazie a Giuseppe Amitrano – Psicologo e Psicoterapeuta – per aver promosso una riflessione collettiva preziosa durante la presentazione del suo libro “Intelligenza Artificiale e Minori”, ospitata a Ponticelli nella significativa “Casa del Popolo”, gremita di partecipanti e idee. Un ringraziamento sentito va anche all’associazione Uniti per vincere, sempre attiva e coinvolgente!
La sfida educativa non è mai stata così urgente. E riguarda tutti noi.







