
Ci sono legami che il tempo non spezza, nemmeno quando le distanze sembrano incolmabili. Come quello tra due sorelle di Ponticelli: Lucia, la maggiore, che ha superato i novant’anni dopo una vita dedicata all’insegnamento della matematica, e Anna, la più giovane, oggi ottantunenne, medico specialista in un ospedale toscano.
Da ragazze vivevano fianco a fianco, condividendo tutto. Poi la vita, con i suoi percorsi imprevedibili, le ha portate lontano: una in Piemonte, l’altra in Toscana. Eppure, ogni anno, a metà luglio, tornano a Napoli per ritrovarsi. Sempre lo stesso giorno, da oltre quarant’anni: il compleanno della loro amata mamma. Una tradizione che è diventata un rito, un modo per restare unite anche quando tutto intorno cambia.
Oggi entrambe sono anziane, hanno perso i mariti e la salute non è più quella di un tempo. Ma grazie all’amore e alla dedizione dei loro nipoti riescono ancora a incontrarsi, con la stessa gioia di sempre. Le ho riviste anche quest’anno, ed è un onore per me ascoltarle, abbracciarle e condividere con loro memorie di una Napoli viva, forte e dignitosa.
Tra i racconti che mi donano, ce n’è uno che torna sempre: il giorno della laurea. Lucia ricorda la sua passione per i numeri fin da piccola, quando alle elementari risolveva i calcoli con una facilità sorprendente. La vita le ha regalato una laurea in matematica con il massimo dei voti.
Anna, invece, si è avvicinata alla medicina dopo aver vissuto da vicino la lunga malattia del padre, un sarto, uomo semplice ma pieno di dignità. Quel dolore accese in lei il desiderio di curare gli altri. È diventata una delle prime donne chirurgo in un mondo dominato dagli uomini, con tenacia, bravura e coraggio.
Ancora oggi, quando penso ad Anna, penso a quante poche donne chirurgo ci siano ancora, e a quanta strada abbiano dovuto percorrere donne come lei per affermarsi. Il loro impegno, le loro fatiche e i loro successi ci ricordano quanta strada ci sia ancora da fare perché il valore delle donne sia riconosciuto pienamente, in ogni campo.
Lucia e Anna ci insegnano che il tempo passa, ma l’amore resta. Che anche quando tutto sembra cambiare, ci sono legami che continuano a darci forza, radici e speranza. E che le donne, ogni giorno, continuano a lottare per un mondo che riconosca davvero il loro valore.
❤️ Grazie per la vostra forza, sorelle di Napoli.