
Certe immagini, viste da un parabrezza, ti entrano dentro più di mille discorsi.
Un camioncino sgangherato, con scritto “Ritiro tutto”, si fa largo nel traffico di Napoli. Sopra, spunta appena una testa. Quella di un ragazzo. Nero. Probabilmente giovanissimo. Invisibile, se non per chi guarda davvero.
Mi sono chiesta: chi è? Da dove viene? Dove sta andando? Cosa gli è stato promesso, e cosa gli è stato tolto?
Quanti giovani come lui sono caricati ogni giorno su mezzi che non trasportano solo oggetti, ma vite precarie, corpi che faticano, esistenze che nessuno vede?
Questa foto non è una poesia urbana. È una denuncia silenziosa.
Di una città, di un Paese, di un’Europa che troppe volte “ritira tutto”, ma non restituisce nulla.
Non basta commuoversi.
Serve parlare, scegliere, agire.
Io sto con chi lotta per essere visto, ascoltato, rispettato. Ovunque sia nato, comunque si chiami, qualunque sia il colore della sua pelle.